Il processo di canonizzazione si svolge secondo regole ben precise stabilite dalla Chiesa.
Per iniziare il processo è necessario che trascorrano 5 anni dalla morte del candidato. Il Papa può concedere la dispensa.
Il Vescovo della Diocesi, nella quale il candidato è deceduto, è responsabile dell’ inizio delle ricerche. Il gruppo promotore, la diocesi, la parrocchia, la congregazione religiosa o l’associazione, chiede al Vescovo, attraverso il Postulatore, di aprire la causa. A questo punto il candidato riceve il titolo di “servo di Dio”.
Una volta che le ricerche a livello diocesano sono finite, gli atti e tutta la documentazione passano alla Congregazione per le cause dei Santi. Il postulatore, residente a Roma, segue la preparazione della “Positio”, un testo che, considerata tutta la documentazione raccolta, prova l’esercizio eroico delle virtù, sotto la guida di un relatore della Congregazione.
La “Positio” viene esaminata da nove teologi, poi, se approvata, la causa viene esaminata dai cardinali e dai vescovi membri della Congregazione. Se il loro giudizio è favorevole, il prefetto della Congregazione presenta i risultati dell’intero percorso della causa al Santo Padre, che dà la sua approvazione e autorizza la Congregazione a promulgare il relativo decreto.
Perché un servo di Dio venga beatificato è necessario un miracolo attribuito alla sua intercessione e verificatosi dopo la sua morte. Seguono un’ indagine ed il relativo decreto. Una volta che i due decreti sono promulgati (quello riguardante l’eroicità delle virtù e quello relativo al miracolo) il Santo Padre decide la beatificazione, la concessione della pubblica venerazione, ed il candidato riceve il titolo di “beato”.
Per la canonizzazione è necessario un altro miracolo, attribuito all’ intercessione del beato e verificatosi dopo la sua beatificazione. La canonizzazione è la concessione della pubblica venerazione nella Chiesa Universale. Con la canonizzazione il beato acquista il titolo di “santo”.
Il processo di beatificazione di Madre Clelia, nella diocesi di Roma, si è concluso il 1 aprile 1998. Gli atti e i documenti, a quel tempo, furono inviati alla Congregazione delle Cause dei Santi, che votò affermativamente sulla validità dell’indagine diocesana il 7 agosto 1999. Il relatore fu nominato il 24 settembre 1999. Il 12 novembre 2014, il primo giorno della novena in preparazione alla commemorazione del passaggio di Madre Clelia dalla terra al cielo, ci è arrivato l'annuncio che la Positio sulla vita, le virtù e la fama di santità di Madre Clelia è stata accolta dalla Congregazione delle Cause dei Santi e verrà consegnata alla Commissione teologica nel mese di ottobre 2015.
da sin: Sr. Marta Dalcin, Sr. Mary Grace Giaimo, Card. Amato, Madre M.Clare Millea, Sr. Giacinta Turolo Garcia, Sr. Chiara Cervato.
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Il 16 luglio 2016 alle suore del XVII Capitolo generale, P. Vincenzo Criscuolo, O.F.M. Capp., relatore della causa di canonizzazione di Madre Clelia, ha presentato un’immagine forte della vita di Madre Clelia: “Se il chicco di grano non muore non può dare frutto”. Ha evidenziato che tutte le tappe necessarie sono state completate positivamente e lo studio realizzato in relazione alla vita, alle virtù e alla fama di santità di Madre Clelia è stato valutato positivamente e ha ricevuto il voto affermativo all’unanimità di tutti gli storici e i teologi.
Ha comunicato anche che una commissione di Cardinali e Vescovi studierà la Positio per dare il loro giudizio sulla vita e sulla eroicità delle virtù di Madre Clelia. Ha dato la bella notizia che la sessione ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi per esprimere questo giudizio è stata fissata per il 13 dicembre 2016. Ottenuto il loro voto positivo, la Causa verrà consegnata al Santo Padre per la sua approvazione e la dichiarazione della sua Venerabilità. Questa comunicazione ha fatto esultare le capitolari di gioia e di speranza! La valutazione del presunto miracolo attribuito all’intercessione di Madre Clelia è attualmente in corso.
P. Vincenzo ha concluso dicendo che la croce di Madre Clelia è stata il suo cammino di santità, e che tutti noi dobbiamo ricordarla quando anche la nostra croce diventa pesante, ricordare la sua fedeltà, la sua tenerezza, il suo amore e la sua offerta; e vedere, soprattutto nella sua vita, un esempio di accettazione piena della volontà di Dio in tutti gli avvenimenti e di confidenza estrema in Lui.
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MADRE CLELIA VENERABILE
La Madre Generale
DECRETO FIRMATO DA PAPA FRANCESCO
26 gennaio, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Rev.ma il Card. Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il Decreto riguardante:
il miracolo, attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Clelia Merloni, Fondatrice dell’Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù; nata il 10 marzo 1861 a Forlì (Italia) e morta il 21 novembre 1930 a Roma;